venerdì 5 dicembre 2008

Noi degli anni '80..

Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che giocavamo a 'Palla Avvelenata'.
Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'.
Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che I pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più Big-Babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. (pure mò)Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo 'La Casa nella Prateria' anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il Cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al Compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che al Nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti i nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli.Noi che se a scuola la Maestra ti dava un ceffone, la mamma a casa te ne dava due.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.Noi che Internet non esisteva.
Noi che 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del Pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella.. Fai merenda con Girella..
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che sapevamo sempre quando erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.

Perle di saggezza per la vita ;)




Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".


"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".


Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.


"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse. " Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".E le rose erano a disagio. "Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa".


E ritornò dalla volpe." Addio", disse."Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".


"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo. " E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".


Antoine de Saint-Exupéry


"Il piccolo principe"






venerdì 28 novembre 2008


Un sorriso non costa nulla e produce molto.
Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante ma nel ricordo può essere eterno.

Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.

Creatore di felicità in casa, negli affari è sostegno.
E' il segno sensibile dell'amicizia profonda.

Un sorriso dà riposo alla stanchezza, allo scoraggiamento,
nella tristezza è consolazione.
Rinnova il coraggio, è l'antidoto naturale alle nostre pene.

E' un bene che non si può comprare, ne prestare, ne rubare,
poiché solo ha valore nell'istante in cui si dona.

E se poi incontrerete chi l'aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro, perchè nessuno ha tanto bisogno
di un sorriso come colui che sa darlo.

L. FABES

venerdì 14 novembre 2008

Benvenuti



Salve,
sono Annalisa, ho 20 anni e vivo in un piccolo paesino delle Marche, si chiama Grottammare (putroppo ma a volte per fortuna ha 15 ooo abitanti), son una studentessa fuori sede iscritta all'università di Bologna al corso di Operatore Culturale, frequento il secondo anno e sono davvero soddisfatta della mia scelta universitaria.
Come tutti ragazzi e ragazze della mia età adoro divertirmi, uscire con gli amici e scherzare con loro. Sicuramente la mia vita è cambiata dal momento che ho inziato a frequentare l'università, ho dovuto "abbandonare" la mia vecchia quotidianità per entrare nel mondo degli adulti, da quando sono arrivata a Bologna le mie abitudini sono cambiate per molti aspetti; vivo in casa con una vecchia amica ed un'altra ragazza conosciuta proprio qui a Bologna. Non essendo più a casa con i genitori ora sono costretta a gestire tutta la mia giornata in modo frenetico..mi districo tra i fornelli, le pulizie, le lezioni e senza dubbio lo studio; i primi momenti risultava un pò faticoso riuscire a conciliare tutto quanto ma ora, dopo un anno di esperienza, sto cominciando a conciliare tutto.




Spesso sento la mancaza di casa ma per fortuna riesco a tornare nel mio paesino almeno una volta al mese; quando mi trovo a Grottammare, tanto per cambiare, devo districarmi anche lì con i mille impegni, andare a trovare il mio ragazzo, le amiche, salutare i miei genitori e nonni, correre per concludere gli ultimi impegni e rifare la valigia per ripartire!




Questi sono degli accenni sulla mia vita e con questo nuovo post vi do il mio benvenuto nel mio nuovo blog con la speranza che ciò che scriverò possa risultare interessante a tutti coloro che passeranno a dare u'occhiata e possa essere fonte di confronto e discussione!




Vi saluto! alla prossima discussione :)




Annalisa